
(La Stampa.it)
Nel post intitolato “zebrabianconera10” scrissi: “Se penso alla Juventus mi vengono in mente tre parole: stile, classe, potenza. In sintesi: Gaetano Scirea”.
La moglie ed il figlio hanno perso troppo presto un marito ed un padre con valori umani al di fuori del normale.
La Juventus ha perso troppo presto una persona che – terminata la carriera di calciatore – avrebbe potuto lasciare un’impronta ancora più marcata alla storia della società.
Con la sua classe, la sua correttezza, il suo essere “normale” nella sua “eccezionalità” avrebbe potuto far capire ai più giovani che per essere campioni dentro il campo lo devi essere prima di tutto nella vita di tutti i giorni, fuori dal rettangolo di gioco. Con la serietà, la dedizione al lavoro, il rispetto per gli altri, la correttezza.
Scirea non è stato soltanto uno dei più grandi difensori di ogni tempo: è stato uno dei più grandi uomini che il calcio abbia potuto proporre come esempio per i più piccoli. Che, come me, lo guardavano con occhi adoranti.
Di lui Boniperti disse: “Quando me lo segnalarono, mi dissero che avrei potuto comprare un grande talento. Ora che la sua carriera ineguagliabile è finita, mi sono accorto che l’uomo ha superato il calciatore”.
Ora sei lassù, “libero” di volare.
E la Juve tornerà grande, presto.
Con il suo stile.
Che poi era il tuo.
Ciao Gai.
La moglie ed il figlio hanno perso troppo presto un marito ed un padre con valori umani al di fuori del normale.
La Juventus ha perso troppo presto una persona che – terminata la carriera di calciatore – avrebbe potuto lasciare un’impronta ancora più marcata alla storia della società.
Con la sua classe, la sua correttezza, il suo essere “normale” nella sua “eccezionalità” avrebbe potuto far capire ai più giovani che per essere campioni dentro il campo lo devi essere prima di tutto nella vita di tutti i giorni, fuori dal rettangolo di gioco. Con la serietà, la dedizione al lavoro, il rispetto per gli altri, la correttezza.
Scirea non è stato soltanto uno dei più grandi difensori di ogni tempo: è stato uno dei più grandi uomini che il calcio abbia potuto proporre come esempio per i più piccoli. Che, come me, lo guardavano con occhi adoranti.
Di lui Boniperti disse: “Quando me lo segnalarono, mi dissero che avrei potuto comprare un grande talento. Ora che la sua carriera ineguagliabile è finita, mi sono accorto che l’uomo ha superato il calciatore”.
Ora sei lassù, “libero” di volare.
E la Juve tornerà grande, presto.
Con il suo stile.
Che poi era il tuo.
Ciao Gai.
5 commenti:
mi sono venuti i brividi a leggere queste parole...
non posso fare altri commenti....
ciao Christian
purtroppo non ho dei ricordi diretti di lui, ma per quel che ho visto e sentito nel tempo non posso che essere concorde con quanto hai scritto. ciao.
Hai scritto un bellissimo post sul grandissimo Scirea.
Mi associo anche io al saluto.. ci manca
Un mio collega era anche arbitro di calcio, e proveniva dall’alessandrino. Sua figlia era molto amica della moglie di Scirea quindi, come ovvio, ebbe la fortuna di poterlo conoscere bene. Un giorno andarono assieme a vedere una partita di calcio. Niente di particolare, due squadre di non ricordo quale categoria che cercavano di fare onestamente il loro lavoro. E, saputo che tra il pubblico era presente anche Scirea, si dannavano l’anima nel tentativo di far bella figura. Il mio amico mi disse che, ad onor del vero, non erano dei calciatori eccezionali. Di conseguenza, alcuni commenti negativi talvolta sfuggivano anche a lui. Ma ciò che lo impressionò fu l’atteggiamento di Scirea. Aveva sempre una parola buona per tutti e ci teneva ad evidenziare gli spetti tecnici positivi dei vari calciatori che venivano criticati dai presenti. Il tuo articolo mi ha fatto venire in mente quell’episodio, e per un attimo è come se fossi tornato indietro nel tempo.
Bravo, Zebra!
Il Duca.
Grazie a tutti per i vostri commenti.
Ho scritto il post con l'animo del bambino tifoso che è dentro di me.
E che ricorda ancora quanto fosse grande Scirea.
Ciao!
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