mercoledì 3 settembre 2008

Ecco cosa manca a noi...

A noi manca l'entusiasmo.
Quello che viene sprigionato dalle vittorie, dai momenti nei quali capisci che un progetto sul quale tutto l'ambiente (società, giocatori e tifosi) aveva fiducia è diventato realtà.
In questi giorni ho ripensato agli acquisti principali del Genoa (Diego Milito) e del Milan (Ronaldinho), all'entusiasmo contagioso che è succeduto a queste due operazioni di mercato.
E ho provato un pizzico d'invidia.
Lo confesso, non c'è nulla di male.
Non credo al progetto Milan, apprezzo invece quello del Genoa (augurando loro che Preziosi non combini altri guai come è già capitato nel suo personale passato, non solo rossoblù).
Ma loro adesso hanno entusiasmo, si divertono.
Potranno anche perdere, ma comunque avranno visto qualcosa di bello. L'avranno anche vissuto nella giusta maniera.
Noi tifosi juventini, non per colpa nostra, siamo arrabbiati. Insoddisfatti. Da tempo.
Abbiamo subìto (almeno noi di sicuro, questo nessuno lo potrà negare) delle "botte" mica da ridere. Stiamo provando ad avere fiducia quantomeno nei giocatori, nella speranza che qualcosa di buono accada.
Buffon, Nedved, Trezeguet, Camoranesi, Chiellini, naturalmente Del Piero: su di loro principalmente ci stiamo aggrappando affinchè la Juventus risorga. E torni ad essere quella di un tempo.


Dal sito della Gazzetta:
SOGNO REALIZZATO - Proprio perché l'argentino fu il giocatore più in vista di quel Genoa che nel 2005, battendo il Venezia all'ultima giornata, conquistò la serie A, per poi vedersela negata e dover ricominciare dalla serie C. Adesso la storia si è chiusa, con Milito che può davvero gustarsi la massima serie con la maglia rossoblu. E Preziosi per lui spende parole di miele: "Ho trattato e avuto giocatori importanti, ma questo è il più grande e il miglior investimento: lui era un sogno che abbiamo realizzato. È un modo per chiudere il cerchio con il passato, e io credo così di aver fatto il mio dovere. Diciamo che ci siamo ricompattati, la scacchiera è completa e la partita può iniziare".
FOLLIE - Dal canto suo Milito non si tira indietro, e promette di continuare a segnare, come fece in quell'anno di cui sembrava, quasi, non si potesse più parlare. Ma con lui di nuovo al Genoa le ferite sembrano essersi rimarginate: "Ringrazio il presidente Enrico Preziosi e il figlio Fabrizio per avermi voluto qui: quando andai via tre anni fa dissi arrivederci e non addio perché volevo ritornare, questa è la mia casa. Quanti gol prometto? Spero di farne più di quindici, ma il Genoa è fatto non solo da me, ma di tanti giocatori di valore". Che però, davanti al Principe, un po' scompaiono: emblematico, ieri sera, l'arrivo di Roman, centrocampista uruguaiano, allo Sheraton, dove già tanti tifosi erano in attesa: ignorato completamente. Ma per capire la follia amorosa che ha preso i genoani, forse, può bastare il racconto di un tifoso rossoblu durante la veglia davanti all'albergo: "Io abito a poca distanza da qui, ma questa sera ho accompagnato mia moglie a casa, salutato i figli e gli ho detto che non sarei tornato. Ho preso una stanza qui allo Sheraton: domattina forse faccio colazione con Milito". E questo tifosi sì, che è davvero Mìlitico.

(l'arrivo nella notte di Milito all'hotel Sheraton di Genova)


(le più belle immagini dell'arrivo di Ronaldinho al Milan)


Si pensa spesso che il tifo della Juventus sia sobrio, che l'entusiasmo non sia di casa dalle nostre parti.
Invece non è così.
Il tifoso è uguale ovunque. Diverse sono le cose per le quali si gioisce, ma l'amore per la squadra è lo stesso.
E per scatenare l'emozione della persona-tifoso ci vuole poco: basta saperlo pungolare nella giusta maniera.
La Juventus giocò due partite a San Siro, usandola come casa propria, in occasione della prima volta come Lippi allenatore: 85.000 persone in entrambe le partite.
Andò a Palermo per il ritorno della Supercoppa Europea: stadio esaurito.
E' sempre stato così.
Sia questa che la passata dirigenza non hanno mai fatto nulla di veramente concreto per avvicinare i tifosi: prezzi alle stelle per i non abbonati nelle partite allo stadio, poche iniziative che permettessero a chi non può spendere molti soldi (la stragrande maggioranza delle persone) di stare vicino alla squadra.
Pensavo che - almeno con la nuova società - queste cose potessero cambiare.
Ho appena letto i prezzi per la partita di Champions con lo Zenit: volevo andare a Torino, ci sto ripensando.
Non sempre - tornando ai grandi acquisti - un mercato sontuoso vuol dire vittorie, gioco e risultati.
Però - se la memoria non mi tradisce - l'ultima volta che mi ricordo entusiasta di un giocatore approdato a Torino risale al lontano 1992. Vialli era stato appena comprato dalla Sampdoria.
Dopo i primi due anni difficli, sappiamo tutti come è andata a finire.
Siamo capaci anche noi tifosi juventini di festeggiare qualcosa di importante, se solo ce ne venisse data la possibilità.
Ricordate il famoso scudetto del 2005, il 28°, quando la società decise di affittare un pullmann scoperto e di girare per le vie di Torino?
Ci furono decine di migliaia di persone per la strada, uno spettacolo pazzesco.
Io c'ero.
Vorrei tornarci per lo stesso motivo.


7 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao zebra, in effetti qui a genova, non specifico sponda rossoblù perchè non ce ne sono altre, l'entusiasmo è alle stelle ormai da qualche giorno, da quando il principe è tornato a casa...
ciao, a presto.

massi ha detto...

hai ragione il calcio è fatto di emozioni,e i tifosi vorrebbero ogni estate un campione nuovo...la juve è più forte dell'anno scorso,vedrai che se vincete qualcosa ti passerà l'invidia per ronaldinho...

Alessandro ha detto...

Sarà ma a me l'entusiasmo viene istantaneamente non appena vedo una maglietta a strisce bianconere, indipendentemente da chi la indossa, mi capita persino al supermercato :)

marco99 ha detto...

Hai scritto davvero un articolo bellissimo.
In questi ultimi tre anni non abbiamo avuto nulla per cui entusiasmarci..

zebrabianconera10 ha detto...

Grazie a tutti per la visita ed i commenti.
Sono diversi tra di loro, ma belli proprio per questo.
Misterazza (Genoa) e Massi (Inter): grazie di cuore.
Montecristo: mi fa veramente piacere ritrovarti.
Marco: da un amico come te, i complimenti fanno ancora più piacere ;-)
Grazie a tutti!
Ciao!!!

Anonimo ha detto...

La Lazio non ha nessun giocatore di spessore -Pandev a parte- ma quando scende in campo la mia prima reazione è quella di incitarli fino alla fine senza pensare a chi o a quando il pallone entrerà in rete..così dovresti fare x la Juve non disperare quest'anno avete un grande nome -Amauri- ke non ha nulla da invidiare a Milito. ciao e daje lazio

zebrabianconera10 ha detto...

Grazie per il commento e le belle parole, yashal!
Daje Lazio ;-)

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