Carlo Ancelotti, intanto, non rinnega il dito alzato contro gli insulti dei tifosi bianconeri: «Se dovessero insultarmi di nuovo sono pronto a rispondere nella stessa maniera del Trofeo Tim. Rinnoverei il dito medio. Anche se mi rendo conto che questa frase può essere un invito...Se succederà, non ci sarà nessun problema».
(La Stampa)
Il problema in realtà c'è: è un maleducato.
Il calcio non è una questione isolata tra 22 giocatori, gli allenatori e i presidenti.
E non è neanche di esclusiva proprietà dei soli tifosi delle curve.
E' un patrimono di tutti. Anche (e soprattutto) dei bambini. Che - alla ricerca dei valori della vita - si avvicinano al calcio (uno degli sport più belli e più "semplici" da capire e praticare) con la curiosità di chi vuole praticare un'attività in gruppo. Con gli amici e con la possibilità di incontrare e conoscere nuove persone. Per crescere insieme, attraverso gioie e dolori, vittorie e sconfitte.
Già non capivo il gestaccio alla curva juventina in occasione delle provocazioni subite durante il trofeo TIM, figuriamoci ora questa dichiarazione. Un conto è quando l'adrenalina ti assale, e compi gesti a volte inconsueti, non ragionando più per qualche attimo.
Un altro è quando questo gesto è premeditato.
2 commenti:
Quando ho letto questa cosa stamattina ero indeciso se e come trattarla nel blog.
Adesso che ho letto il tuo articolo lo sottoscrivo perchè concordo al cento x cento.
è un maleducato
Grazie Marco: per il commento e le parole.
Quello che ho scritto mi è venuto d'istinto.
Con quello che vengono pagati gli allenatori di calcio, l'educazione è il minimo che gli viene chiesto. Se non sono disposti a sopportare qualche provocazione loro, perchè dovremmo farlo noi (nel nostro piccolo) nel lavoro che facciamo?
Ciao!
Un abbraccio!!!
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