sabato 9 febbraio 2008

Che stupidata...

LONDRA (Inghilterra), 9 febbraio 2008 - Un’idea comica. Così Michel Platini ha definito sul Daily Telegraph la proposta di giocare 10 gare supplementari di Premier League in giro per il mondo in un week-end di gennaio a partire dalla stagione 2010-2011, avanzata dal direttore generale Richard Scudamore e che sta suscitando un vespaio di polemiche in tutta l’Inghilterra, con i tifosi furibondi che minacciano di boicottare il campionato, molti allenatori inviperiti (Capello e Sir Alex Ferguson su tutti) per non essere stati nemmeno avvertiti e i giornali compatti nello schierarsi contro la "svendita" del calcio inglese, mentre lo stesso Primo Ministro inglese, Gordon Brown, si è detto contrario ("dobbiamo salvaguardare i nostri tifosi", ha spiegato alla BBC) e la Fifa ha chiesto di vedere i dettagli del piano durante la riunione dell’esecutivo il prossimo 14 marzo a Zurigo.
COMPETENZA - Iniziativa quest’ultima che rischia di scatenare un incidente diplomatico: stando agli articoli 76 e 77 dello statuto, infatti, l’ultima parola sugli incontri internazionali spetterebbe al massimo organo del calcio mondiale, ma la Premier League ha già ribattuto che, trattandosi di partite nazionali giocate in ambito estero, la Fifa non c’entra e il parere vincolante è solo quello delle due federazioni coinvolte. Una divergenza di vedute che potrebbe portare allo scontro frontale, con disastrose conseguenze anche per il tentativo inglese di ospitare la Coppa del Mondo nel 2018.
BARZELLETTA - "E’ davvero un’idea bizzarra – ha spiegato il presidente dell’Uefa - oltre che comica e senza senso. Quando l’ho sentita, mi sono fatto una risata perché una cosa del genere non sarà mai accettata dalla Fifa, dai fan e dalle associazioni nazionali. E’ come se io da presidente dell’Uefa spostassi il quartier generale in Cina. Già non avete un c.t. della nazionale che sia inglese, non avete giocatori inglesi e ora volete avere anche delle squadre che non giocano in Inghilterra? E’ una barzelletta".
TORTA RICCA - Platini ha detto di aver discusso al telefono con Sepp Blatter della proposta approvata giovedì all’unanimità dai 20 presidenti della Premier League ed entrambi hanno convenuto che esportare le partite di squadre europee in zone dove si sta cercando di dare un nuovo impulso al calcio servirebbe solo a soffocare gli sforzi fatti finora in quelle aree del mondo. "Mi dispiace, ma il business cinese deve appartenere alle squadre cinesi – ha continuato l’ex stella di Francia – mentre la Premier League vuole espandere i propri sponsor e i diritti tv sempre per la stessa ragione". Ovvero, i soldi. Che, stando alle stime ipotizzate da Scudamore, permetterebbero alle formazioni inglesi di dividersi una torta di circa 100 milioni di sterline (130 milioni di euro).
NIENTE CIRCO - "Io e Blatter siamo d’accordo sul fatto che debbano essere le federazioni nazionali ad assumersi la responsabilità di un progetto simile e sono certo che non lo approveranno mai, che la Football Association non lo approverà mai, perché non è una cosa buona per il calcio - ha proseguito Paltini -. Il calcio ha dei valori e ha una storia alle spalle lunga 100 anni, non è uno spettacolo né, tantomeno, si può trasformare in un circo itinerante".
FUORI DAL CORO - Dopo il no bello deciso di Platini, è arrivato anche quello della Federazione Giapponese, una di quelle potenzialmente coinvolte nell’operazione: "Siamo contrari all’idea di far disputare degli incontri della Premier League in Giappone – ha detto il presidente Junji Ogura – perché dobbiamo proteggere il nostro campionato e i nostri club". Ma dal coro di critiche si levano anche alcune voci sorprendentemente favorevoli alla "comica idea" della Premier League: sono quelle di Arsene Wenger e Roy Keane. "Non sono contrario ad ogni possibile innovazione – ha detto alla BBC il tecnico dell’Arsenal - se rispetta il lato competitivo del nostro campionato e i tifosi e se serve a promuovere la qualità della Premier League". "E’ una grande idea – gli fa eco il manager del Sunderland – e dobbiamo guardarla in maniera positiva, facendo le cose per bene". Ma la stragrande maggioranza dei tifosi continua ad essere ferocemente contrario alla proposta: il sito della BBC è stato preso d’assalto con oltre 4800 commenti a sfavore, mentre la Football Supporters’ Federation ha lanciato il sondaggio online "No to game 39" per contrastare i piani della "World League".
(Fonte: Gazzetta.it)
Ha ragione Roi Michel. Il calcio muove una montagna gigantesca di soldi solo perchè alle spalle ci sono milioni di tifosi. Li vogliamo penalizzare ancor più di quanto già si sta facendo? Basta parlarne, altrimenti quella volpe di Galliani e quella faina di Moratti iniziano a pensarci su...

1 commento:

marco99 ha detto...

quella idea è una stupidata è vero.
credo che rientri in questa nuova tendenza di volere i tifosi sulle poltrone ridotti a semplici abbonati-consumatori, anzichè allo stadio.
Sarebbe l'inizio della fine del calcio.

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