sabato 9 febbraio 2008

Avviso a Ranieri

Il terzo posto è indispensabile perché siamo la Juve e siamo condannati a vincere. Le operazioni e gli errori di mercato verranno valutati a giugno. In sintesi: sono tutti sotto esame. Giocatori, allenatore, dirigenti preposti a cercare i rinforzi di qualità. In una lunga intervista concessa al mensile societario «Hurrà Juventus», l’amministratore delegato Jean-Claude Blanc ha fatto il punto sull’andamento della stagione, ma ha anche spedito messaggi precisi per il futuro. L’uomo del «grandi fra cinque anni» non accorcia i tempi del ritorno alla massima competitività («Ci vorrà del tempo»), ma pone dei paletti tassativi. Un avvertimento a Ranieri, che con il passare dei mesi sta dividendo i tifosi: molti estimatori, ma pure una frangia di scettici che ultimamente si è ingrossata. La gente vuole meno moine e fairplay e più fatti da parte di tutti. E ha individuato anche nel tecnico la causa dei problemi (non tanti, ma ci sono) che la Juve si porta appresso. Persino in società non sono insensibili alla questione allenatore. Ranieri ha indubbiamente dei meriti, ha compattato il gruppo dei reduci dalla B, ma deve centrare gli obiettivi minimi stabiliti per ottenere il rinnovo della fiducia. Per ora il giudizio dei dirigenti resta positivo, tuttavia il tecnico è nella stessa condizione dei giocatori. Gestione del mercato non ottimale, calo del rendimento con tre pareggi e una vittoria nelle ultime quattro partite, condizione fisica non brillante a più di tre mesi alla fine della stagione, eliminazione dalla Coppa Italia seppure a opera dell’Inter: questi alcuni dei capi d’accusa. E bisogna considerare che la Juve non aveva la Champions a prosciugarne ulteriormente le energie. La strada è tracciata, ora Ranieri è chiamato a dare delle risposte, per salvare la squadra e il futuro non deve più smarrire la rotta. Blanc è stato molto preciso: «Se ti chiami Juventus conta vincere. Il che non significa che se arrivassimo terzi sarebbe un fallimento, visto da dove siamo partiti. Credo che sia importante non solo dove arriveremo, ma come arriveremo. Per frequentare i quartieri alti bisognerà metterci sempre il carattere e la volontà visti nella prima parte del campionato». Ecco l’avviso ai naviganti e al loro timoniere: il terzo posto che conduce alla Champions attraverso la porta di servizio dei preliminari è indispensabile per l’immagine, la storia, e anche per la sopravvivenza del club attraverso i ricchi introiti che arriveranno dall’Uefa. Dal denaro elargito da Platini dipenderanno i futuri colpi di mercato. Quelli messi a segno da agosto ad oggi non sono stati irresistibili e portano tutti il marchio Ranieri che ha garantito per loro. Blanc per ora sospende il giudizio: «Aspettiamo fine stagione per giudicare il mercato. A quel punto valuteremo la classifica, il rendimento dei singoli e avremo a disposizione dei dati per fare un bilancio». Visto che gli acquisti non li ha fatti il Davide, uno dei body-guard di Vinovo, è chiaro che il tecnico dovrà rendere conto del suo operato e dettare le nuove linee guida. E’ giusto che per ora la società tenga un atteggiamento improntato alla serenità e alla fiducia, tuttavia la sensazione è che non ci saranno tentazioni di buonismo a oltranza. Blanc sta entrando nei delicati meccanismi che fanno funzionare il mondo del calcio. La proprietà si è affidata a lui e il francese fra qualche mese sarà nella condizione di giudicare e decidere con maggior esperienza rispetto all’agosto scorso. Dunque devono sentirsi tutti sotto esame. Arrivare terzi, lo dice Blanc, non è un affronto. Già il quarto posto verrebbe giudicato un segnale di cedimento. E’ chiaro che Inter e Roma hanno una marcia in più e con loro non si può competere, ma l’obbligo è tenere a bada la Fiorentina, e soprattutto il Milan, che ha avuto una partenza moviolistica del tutto inattesa, ma che ora può insidiare la Juve e le sue mire europee.
(Fonte: La Stampa.it)

Nell'intervista originale, a onor del vero, a precisa domanda Blanc ammette: "Noi abbiamo l’ambizione di costruire con il nostro allenatore un progetto a lungo termine....". Non capisco il senso di queste dichiarazioni. Provo a interpretarle così: Lippi il prossimo anno tornerà alla Juventus. E' soltanto da scegliere in quale veste: da allenatore, nel caso Ranieri centrasse l'obiettivo della qualificazione in Champions in modo non soddisfacente, da Direttore Generale nel caso in cui il mister attuale portasse la squadra a concludere il campionato in 2a posizione, alle spalle dell'Inter. In questo modo Lippi sarebbe comunque sempre a disposizione nel caso di ribaltoni futuri.
Una cosa è probabile: il prossimo anno cambieranno ancora (speriamo in positivo) molte cose, non solo a livello di giocatori. Con la perdita di Bettega non abbiamo smarrito soltanto l'ultimo elemento della famosa Triade, ma anche l'unico che capiva qualcosa di calcio. La conferma di Trezeguet è stato il suo ultimo regalo a quella società che per lui rappresenta tutto. Ora la Juventus - per risalire ai massimi livelli - ha necessità di cambiare regime: investimenti, giocatori di livello mondiale (almeno due ogni anno da inserire in una rosa comunque già abbastanza forte), osservatori in giro in grado di scoprire giovani talenti, deve avere la capacità di far crescere quelli che già a disposizione (Criscito, Marchisio, Giovinco, De Ceglie, Nocerino su tutti), deve dotarsi di una struttura societaria che - Blanc a parte - conosca a fondo il mondo del calcio. E che sappia agire in fretta in ogni situazione: in sede di mercato, in sede commerciale, nei rapporti con la stampa.
MERCATO - In sede di mercato perchè - se ti piace un giocatore - non puoi raccontarlo al mondo intero. Devi comprarlo. Punto. Credi in Diego? Pensi possa rappresentare per noi il futuro perno della squadra? Lo compri ora, a febbraio. Perchè se aspetti maggio, giugno o - peggio ancora luglio - il suo prezzo-base sul quale avvierai la trattativa non sarà 30 milioni di euro. Ma almeno 40. Anche perchè tu hai necessità di quel giocatore, ma la squadra che te lo vende non ha alcuna fretta di farlo. E si trova - al tavolo delle trattative - in una posizione di forza. Al giorno d'oggi con quelle cifre ti ricostruisci un reparto intero. Se sei in grado di spendere bene i soldi a tua disposizione. Uno dei primissimi post che ho scritto in questo mio blog lo avevo dedicato - polemicamente - a Cobolli Gigli, allorchè ammise di un interessamento della Juventus per Ivanovic (http://zebrabianconera10.blogspot.com/2007/11/cobolli-gigli-s-vogliamo-ivanovic.html). Il risultato era chiaro già all'epoca dei fatti: si intromise una società con grandi disponibilità di liquidi (il Chelsea) che non aveva la necessità di ripartire da zero e che poteva permettersi di puntellare la rosa acquistando giocatori promettenti in giro per il mondo. Fossimo stati zitti e avessimo chiuso subito l'affare, ora non saremmo dovuti andare a pregare Lotito per farci un favore (Stendardo). Racconta alla stampa per mesi che ti interessa Tizio, poi all'improvviso annunci l'acquisto di Caio e Sempronio. Sembra fantascienza? Ma non era quello che ha fatto Moggi per anni? Ma ci vuole così tanto? Ho sentito paventare qualche timore in giro per la possibilità che De Ceglie (il cui cartellino è a metà tra la Juventus e il Siena) ci possa sfuggire di mano, a causa della presenza di altre società interessate a rilevarne la metà dalla società toscana per poi andare alle buste con noi. Stiamo tranquilli, non succederà nulla di tutto questo, De Ceglie tornerà alla Juventus il prossimo luglio, anche se a caro prezzo. Innanzitutto una precisazione (e qui mi lascio andare un pochino, lo premetto): fare una comproprietà con un'altra squadra su un giovane delle potenzialità di De Ceglie rappresenta una delle più grosse boiate che questa dirigenza potesse fare. Si tratta di un ulteriore segno di "ignoranza calcistica", del quale mi ero accorto già la scorsa estate senza poter scrivere nulla dato che il blog non lo avevo ancora creato. Ma come si fa a stipulare un contratto di comproprietà su un giovane già conosciuto, nel giro dell'Under21, con il rischio che - per riscattarlo - tu debba pagare una cifra esorbitante rispetto a quella per la quale hai venduto la metà? Faccio un esempio pratico: De Ceglie vale 2, lo vendo 1 per la metà. E poi? E poi devo sperare che giochi da cani, anche perchè se invece accadrà quello che è normale che accada, cioè che il giocatore disputi un'ottima annata, la metà della quale mi dovrei riappropriare la pagherò non più 1, ma 2, 3, 4 o 5. A seconda del valore di mercato che il giocatore ha acquisito nel corso dell'anno. E non è neanche da dire che la società non fosse mai caduta in un errore simile: con Criscito non era successa la stessa cosa? Abbiamo pagato un prezzo esorbitante (non esagerato, perchè - a mio modo di vedere - si tratta di un fenomeno) che poteva essere tranquillamente evitato se si fosse proceduto - a suo tempo - ad un prestito gratuito con il solo pagamento dell'ingaggio da parte della società che - temporaneamente - ne acquisisce le prestazioni. L'altro motivo per il quale - sempre nel caso specifico di De Ceglie - si può - e si deve - stare tranquilli è rappresentato dal fatto che al Siena non conviene fare un giochino del genere: mettersi contro la Juve non è mai bello. I giocatori che da anni ti mette a disposizione non li vedresti più neanche col cannocchiale. Società come il Siena non possono permettersi la proprietà del cartellino di molti giocatori forti, a meno che non abbiamo un settore giovanile esageratamente florido. Vivono - per forza di cose - sui prestiti di tesserati da altre società. Solitamente le più grandi. E non si facciano comunque illusioni di questa dirigenza "buonista": questo è un periodo particolare, tolto Blanc penso che i prossimi anni molte figure di primissimo piano cambieranno. Cobolli Gilgi non sarà più il presidente, molte vecchie glorie della Juve arriveranno ad occupare posti in società. Ed esperti di calcio a ruotargli intorno. La Juve tornerà a farsi rispettare a tutti i livelli.
RANIERI - A questa società chiedo solo una cortesia: qualsiasi possa essere il futuro di mister Ranieri, sia che già lo conoscano sia che - al momento - rappresenti un mistero, trattatelo con il massimo rispetto possibile. E' un grande allenatore e una grandissima persona. Lippi e Capello (a mio modesto parere) sono i migliori allenatori del mondo, ma nessuno dei due - con questa rosa a disposizione - sarebbe riuscito ad ottenere risultati esageratamente migliori rispetto a quelli attuali. Includendo tutto: rigori non assegnati, goals regolari annullati, polemiche pesanti, situazioni negative dalle quali il mister è sempre uscito con un sorriso elegante e con l'impegno di migliorarsi sempre. Con stile e classe. Come deve essere uno juventino vero. Qualsiasi sarà il suo futuro (e io mi auguro da allenatore con Lippi D.G.): grazie di tutto.
Forza Juve!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Che dire, carissimo? Sono perfettamente d'accordo con te. Soprattutto sul trattamento da dare a Ranieri e, più in generale, a tutte le persone che hanno lavorato bene nella Juve.
In passato non sempre è stato così... La vecchia dirigenza, vinceva tanto e ben poco gli si può dire ma... la riconoscenza non era sempre il loro forte.
Ecco, ciò che mi auguro è che chi vuol bene alla Juve sia trattato ceme si deve in futuro.
Un saluto e FORZA JUVE!

zebrabianconera10 ha detto...

Ciao!!!
Grazie per essere passato a farmi visita!
Mi fa piacere che anche tu sia d'accordo su come la penso.
Un caro saluto!

marco99 ha detto...

Ciao! Bel post, davvero! Certo che mi ci vorrebbe un paio d’ore per commentarlo come meriterebbe.

Cerco di riassumere al massimo:
Parole di Blanc: credo che sia giusto che alla Juve siano tutti sotto osservazione, io però aggiungo che ciò riguarda pure la dirigenza e la proprietà, altrimenti le cose sono troppo sbilanciate, nel senso che non si possono scaricare su Ranieri le colpe di un mercato allucinante.

Mercato: D’accordo su ogni cosa, metto la firma su tutto. Voglio solo dire che su De Ceglie si può stare sicuri, la comproprietà data cosi ad una società più che amica serve ad un duplice scopo.
La juve si garantisce che il giocatore in prestito venga utilizzato con continuità proprio perché giocare è quello che serve a giocatori cosi giovani, il siena si garantisce a sua volta un generoso riscatto della metà del cartellino.
È ovvio che il siena non venderà assolutamente a nessuno la metà di De Ceglie, è un patto tra galantuomini che credo sia fuori da qualsiasi polemica.

Ranieri:
Il mister ha fatto bene fino ad ora, anche se non mi piace quando nel dopo partita fa troppo l’inglese,troppo il “pompiere”. Il mondo del calcio italiano con i vari morattini e compagnia cantante non ti consente un profilo cosi morbido, perché altrimenti si finisce sbranati.
Per il resto credo che Lippi e Capello siano due o tre grandini più in alto rispetto a Ranieri, Marcello ha vinto scudetti con organici forse inferiori a questo attuale.

Ciao!!

zebrabianconera10 ha detto...

Grazie per il bellissimo commento!

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